Il tempo cambia la percezione delle cose, a volte cambia le cose stesse. Ti ritrovi in macchina a guidare su una strada che avevi detto, pensato, di non fare mai più, e invece ora la stai percorrendo, di nuovo, con pensieri contrastanti, ma curioso di conoscere quello che sarà questa volta, se qualcosa sarà. Dimentichi, o forse volutamente non fai caso, al fatto che se stai facendo nuovamente quella strada qualcosa è cambiato anche dall’altra parte. Così, quando tra tutte le opzioni possibili, Cenerentola sceglie quella che maggiormente ti piace, quella che era più inaspettata per come tu la conoscevi, capisci che sarà una sera, una notte diversa. Apri la bottiglia, ma il vino nemmeno tocca il bicchiere. La sete, la fame, è di tutto altro. Una calma frenetica gioca con la provocazione e la sfida. È molto diverso da tutto quello che è stato, per quanto ci siano delle conoscenze. Entrambi certi che comunque sarà un passaggio, magari più di uno, ma difficilmente potrà essere altro. Nonostante questo, potrebbero esserci altre arricchenti esperienze. La notte passa, le prime luci, i primi cinguetti. Il nastro di asfalto si srotola di nuovo davanti alle ruote della macchina per rifare i due viaggi. Le chiacchiere e il viaggio di ritorno in solitaria, quando finalmente puoi guardare i tuoi pensieri srotolarsi, ascoltare le tue emozioni, gustarle, nonostante la stanchezza di una seconda notte passata a non dormire, per due motivi diversi, ma che entrambe hanno rigenerato e ricaricato le batterie personali. E l’effetto di notte come queste, dove a volte a godere è la testa, dove altre a godere è il corpo, è un effetto super energetico. Uno sguardo fuori dalla finestra, ascoltare lo stesso canto degli uccelli che si sentiva all’alba. Un sorriso e poi ascoltare tutti i dolori che arrivano quando fai il ragazzino senza averne più l’età. Ci vorranno giorni per riprendersi ma … la testa, e non solo, corre al prossimo week end del genere. |
