O pensi ai “limiti” o pensi alle “possibilità”.
— D. Raggi
Ho letto questa frase e ho pensato senza avere tempo di accorgermi che lo stessi facendo a quando, aprendo una relazione con qualcuno, chiedo i suoi limiti.
Nel momento stesso che li leggo, sul mio viso compare un sorriso sornione, beffardo, sapendo che parte di quei limiti saranno superati.
Ovviamente, prima he qualcuno gridi allo scandalo, ci sono dei limiti che non devono essere toccati. E che sia chiaro, questo vale per chi “sta sotto” come per “chi sta sopra”.
È inutile che mi chiediate di usare gli aghi, sono qualcosa che aborro. Di certo nell’elenco della persona ci sono dei limiti che devono essere rispettati e ritenuti invalicabili.
Lo capisci da tante cose, soprattutto dal tono e dell’atteggiamento corporeo quando ne parla.
Poi … poi ci sono quelle cose che senti, sai, che, portandola a farle nei modi e nei tempi giusti, le piaceranno. Sono delle “possibilità”.
E questo, è in gran parte quello che sono, qualcuno che in un limite, in un problema, vede una possibilità … e la fa diventare realtà.
